Calabria, terra aspra e fertile, terra di mare e di montagna, terra di contraddizioni e complessità storiche, naturali, culturali. Regione bagnata da due mari, meta di turismo di massa ma anche destinazione di nicchia per chi ama ancora ammirare luoghi selvaggi e incontaminati e poter entrare in contatto con la sua natura autentica. Ne conosciamo le spiagge, i villaggi, i parchi, le aree protette, la cucina, le montagne della Sila e dell’Aspromonte, ma forse non tutti sanno che il territorio calabrese è disseminato di moltissime preesistenze architettoniche tra cui castelli, fortezze, torri e. E allora scopriamoli insieme! Sono davvero tantissimi e localizzati sia sulle coste che sull’entroterra. Qui ne conosciamo alcuni, quelli meglio conservati e più suggestivi.
Castello Ducale In provincia di Cosenza, a Corigliano Calabro, sul versante ionico, troviamo il Castello Ducale. Le prime notizie che testimoniano la presenza di un avamposto fortificato risalgono al XI secolo quando i Normanni, in espansione verso la Calabria e la Sicilia, dovettero erigere un baluardo a difesa di Corigliano e a controllo di tutta la sottostante piana di Sibari. Passato, nel corso dei secoli, sotto la potente famiglia dei Sanseverino, i Saluzzo e i Compagna, oggi il Castello Ducale, dopo una sapiente opera di restauro che ha coperto l’arco temporale 1988 – 2002, è un fiore all’occhiello non solo del territorio della Sibaritide ma di tutta l’Italia meridionale. Pregevoli, all’interno, la sala degli specchi, la sala da pranzo e le cucine ottocentesche. Il castello è aperto al pubblico dal martedì alla domenica con orari invernali dalle 9,30 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,30 e estivi dalle 10 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 20,30. Il biglietto d’ingresso è di 5 € ma sono previste riduzioni. È anche previsto l’ingresso con guida.
Come arrivare a Corigliano Calabro: per chi arriva in auto percorrere la A3 Salerno – Reggio Calabria, uscire a Sibari e percorrere la S.S. 106 direzione Sibari; per chi viene in autobus, le compagnie che collegano Corigliano con molte città italiane ed europee sono IAS Scura e Simet; per chi viene in treno, la stazione ferroviaria è proprio a Corigliano Calabro, ma per raggiungere il Castello si deve proseguire con un bus urbano o taxi.
Castello di Santa Severina Spostiamoci un po’ più giù, in provincia di Crotone, precisamente a Santa Severina, dove troviamo un altro meraviglioso castello. La costruzione risale all’epoca normanna (XI secolo) che tanta importanza ha avuto nella storia della Calabria, anche se nasce su una fortificazione preesistente di epoca bizantina. Il castello di Santa Severina è imponente, si estende su un’area di circa 10.000 metri quadri e, grazie ad un'abile restaurazione, avvenuta verso la fine degli anni Novanta, mette in mostra importanti reperti archeologici di origine greca, i resti di una chiesa e quelli di una necropoli bizantina. Inoltre nell'edificio trova ospitalità il museo dove sono esposti tutti i reperti archeologici del territorio e periodicamente nel Centro Documentazione Studi Castelli e Fortificazioni Calabresi, trovano spazio mostre d’arte, di pittura, scultura, esposizioni e altre importanti rassegne artistico–culturali.
Come arrivare a Santa Severina: per chi viene in auto, dall’A3 Salerno – Reggio Calabria uscire a Cosenza Nord, prendere la S.S. 107 Cosenza – Crotone e uscire a Santa Severina; per chi viene in treno, la stazione ferroviaria più vicina è Crotone e dista circa 30 km e pertanto si prosegue in pullman con le Autolinee Romano o Calabro Lucane.
Castello Ruffo Procediamo ancora verso sud, in direzione di Scilla, a pochi chilometri da Reggio Calabria per arrivare ad un castello dalle origini antichissime, tanto che Omero già ne parla nell’Odissea. Sicuramente, il fatto di aver attraversato secoli e secoli di civiltà, ha alimentato grandemente miti, leggende e misteri che già normalmente nascono intorno ai castelli. Nel 1533 viene acquistato da Ruffo, Conte di Sinopoli e intorno agli inizi dell'Ottocento viene trasformato in fortino militare. Si erge su un promontorio dalla spettacolare veduta sulla marina e, per questa sua posizione strategica, ospita dal 1913 un faro della Marina Militare. Il castello è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 9,45 fino alle 18,15 con un biglietto d’ingresso di 2 €. E' previsto l’ingresso gratuito per varie fasce.
Come arrivare a Scilla: per chi viene in auto, sull’A3, l’uscita è Scilla; per chi viene in treno, la stazione ferroviaria è situata sulla tratta Napoli – Reggio Calabria.
Castello di Oriolo Al periodo aragonese appartiene il bellissimo Castello di Oriolo, piccolo borgo che conta poco più di 2.000 abitanti, nell’Alto Jonio cosentino, ai piedi del Pollino. Il castello fu fatto costruire dai Sanseverino e si presenta con la tipica pianta quadrangolare con corte interna e con due degli originari quattro torrioni angolari. Singolare la scalinata con portale che sostituisce l’antico ponte levatoio. All’interno è possibile ammirare pregevoli affreschi del Seicento. Se avete in programma la visita al Castello di Oriolo (che è aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 15,30 alle 19,30, il sabato dalle 9,00 alle 12,00 e la domenica dalle 17 alle 20), potete associare, nei dintorni, un’escursione alle suggestive Gole del Raganello, un canyon lungo 13 chilometri, tra pareti rocciose da percorrere nelle acque del torrente Raganello, tra San Lorenzo e Civita.
Come arrivare a Oriolo: percorrendo l’A3 Salerno Reggio Calabria, l’uscita è Frascineto – Castrovillari. Si prosegue sulla S.S. 106 fino ad Amendolara e poi si prosegue sulla S.S. 481 per Oriolo; per chi arriva in treno la stazione più vicina è Amendolare e si prosegue con autolinee SAI.
Castello di Nicotera Concludiamo questa affascinante seppur breve e non esaustiva rassegna dei castelli calabresi, con la provincia di Vibo Valentia e in particolare con il Castello di Nicotera. Una storia molto antica, che inizia nell’XI secolo con Roberto il Guiscardo, il quale lo fece erigere per controllare la Sicilia, teatro di guerra con gli Arabi. Da allora il castello ha attraversato secoli di storia e molte vicissitudini, tra cui il passaggio alla famiglia Ruffo. Secondo la tradizione, l'edificio è collegato alla marina di Nicotera attraverso cunicoli sotterranei e segreti. Oggi il Castello è sede del Museo Civico Archeologico e del Centro Studi per la conservazione della civiltà contadina della Regione del Poro. E' Oggi è dunque un vero e proprio centro nevralgico della cultura per Nicotera e tutto il territorio limitrofo.
Come arrivare a Nicotera: in auto si arriva a Nicotera percorrendo l’A3, uscendo a Rosarno e proseguendo verso Vibo Valentia. La stazione più vicina è quella di Nicotera Marina, mentre il più vicino aeroporto è Lamezia Terme.